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Federica De Masi: da Friend viaggiuniversitari.it alla sua campagna di solidarietà per il Cotugno di Napoli

Federica De Masi: da Friend viaggiuniversitari.it alla sua campagna di solidarietà per il Cotugno di Napoli

Negli ultimi giorni, tra varie testate online e social network, avrete certamente letto o sentito parlare di Federica de Masi.

Si tratta di una giovane ragazza che, quasi per caso, ha dato vita ad una raccolta fondi capace in pochi giorni di raggruppare centinaia di migliaia di euro: una vera e propria campagna di solidarietà in favore dell’Ospedale Cotugno di Napoli. In effetti è iniziata davvero con una banale raccolta fondi avviata per il suo compleanno, ma si è trasformata ben presto in grande opportunità per oltre 70mila donatori di fare la loro parte aiutando chi combatte ogni giorno in prima linea contro l’emergenza sanitaria da Covid-19 che sta investendo il nostro Paese.

Federica non si aspettava una crescita così esponenziale della somma, nè si era organizzata per strutturare la raccolta secondo i dettami della burocrazia italiana. Così al crescere degli zero, sono cresciute anche le polemiche di chi – preoccupato dell’ipotesi che si trattasse di una truffa – ha messo in dubbio la trasparenza delle sue intenzioni. Fortunatamente, ad oggi tutti loro hanno fatto un passo indietro, riconoscendo la grandezza di questa splendida iniziativa.
Perchè ne parliamo nel blog viaggiuniversitari.it?
Sicuramente molti dei nostri ospiti la ricorderanno: sorriso smagliante e schiocche rosse colorate dal sole, Federica è stata parte dei nostri Friends nell’ormai lontano 2017!

Siamo stati sinceramente felici di ritrovarla tra le pagine dei giornali e abbiamo pensato di scambiare quattro chiacchiere con lei, in famiglia.

Identikit

Mi chiamo Federica de Masi, ho 23 anni e sono una studentessa. Frequento l’ultimo anno di Medicina e Chirurgia all’Università Federico II di Napoli.

Negli ultimi giorni hai dato vita a una vera e propria catena di solidarietà: la raccolta fondi in favore dell’Ospedale Cotugno di Napoli sta riscuotendo un grande successo! Raccontaci com’è nata l’idea e come sta andando

Ho creato questa raccolta fondi circa due settimane fa attraverso la piattaforma gofundme.com. L’idea è nata in occasione del mio compleanno: ho chiesto ai miei amici di partecipare ad una raccolta fondi a supporto dell’Ospedale Cotugno, condividendo l’iniziativa sui miei profili social.

La scelta della struttura a cui indirizzare i fondi non cade a caso: il Cotugno è polo di riferimento per ciò che riguarda le malattie infettive a Napoli. È sicuramente la struttura più coinvolta all’interno dell’emergenza sanitaria da Covid-19 che sta vivendo il nostro Paese.

Mi ero data un piccolo obiettivo: raggiungere “soli” 500€. Sebbene possa sembrare una cifra puramente simbolica, sentivo di star facendo qualcosa di bello in questo periodo di forte difficoltà.
Ho codiviso il link per effettuare le donazioni sui miei profili social e da lì i miei amici, conoscenti e finanche estranei hanno iniziato a condividerlo e in poche ore la raccolta fondi è diventata realmente virale. Grazie a questo passaparola, siamo riusciti a raccogliere più di 730.000€ e ne sono davvero molto orgogliosa!

Sono nate anche tante polemiche intorno alla tua iniziativa.
Cosa ti ha fatto più male e cosa ti ha fatto spuntare un grande sorriso?

Inizialmente, ho ricevuto tante critiche di persone che hanno pensato fosse una truffa!

Tra questi, anche il Consigliere Regionale Francesco Emilio Borrelli: hanno provato a telefonarmi durante una puntata di un programma in onda su Radio Marte. Ho riattaccato perché ero spaventata e da lì si è rafforzata la convinzione che volessi truffare i donatori. La situazione mi ha un po’ mortificata.

La verità? È nato tutto come un’ idea tra amici.

Dal primissimo istante in cui l’ho concepita, l’iniziativa è stata trasparente e finalizzata solo a fare del bene. L’intenzione era semplicemente raccogliere la somma e portarla all’Ospedale Cotugno, tutto qua. Per questo, in prima battuta, non ritenevamo fosse neanche necessario informare la struttura!

Quando mi sono accorta che la cifra era cresciuta, ho consultato un notaio che si è occupato personalmente della questione.

Ad ogni modo, ci sono stati anche tantissimi bei riscontri. Ho ricevuto messaggi ed e-mail da alcune persone che hanno aderito all’iniziativa e che ci hanno tenuto a scrivermi per ringraziarmi. In questo periodo in cui ci si sente molto soli, questo gesto è stato visto come un modo per restare uniti. È stato veramente bello!

Restando in tema di sorrisi, qual è il ricordo più bello che hai legato a viaggiuniversitari.it?

viaggiuniversitari.it… un bel capitolo della mia vita!
Sono stata “Friend” a Gallipoli nel 2017, cioè parte dello Staff che accompagna i ragazzi a destinazione. Di quel viaggio non posso dire di avere un solo ricordo bello: sarebbe realmente riduttivo. È stata una splendida esperienza. A differenza di quanto si possa immaginare, essere parte dello Staff non è affatto semplice nè vuol dire esclusivamente divertirsi. Certo, gli ospiti sono ragazze e ragazzi della tua età, il che rende il lavoro molto piacevole, ma sono richiesti molto impegno e professionalità. Siamo operatori turistici in tutto e per tutto.

Se dovessi descrivere viaggiuniversitari.it in una sola parola, quale sarebbe?

È impossibile riassumerlo in una sola parola! Per me ne servono almeno due: formativo e divertente.

Fai un augurio a tutti i ragazzi e ragazze della tua età

Potrei farne mille! Ma visto il momento storico che stiamo vivendo, uno vince sugli altri: auguro a tutti i ragazzi della mia età di essere coraggiosi e intraprendenti. Se vi potene degli obiettivi, combattete per essi con tenacia e cercate di raggiungerli.

Qui, il link alla raccolta fondi.

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