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Simona Pace e la sua ESPERIENZA in viaggiuniversitari.it

Sapete cosa vuol dire, in napoletano, il termine “artéteca”?
E’ un’espressione largamente utilizzata, in tutta la Campania, per indicare una persona che non sta mai ferma, piena di energia, che gira come una trottola e ha bisogno di fare sempre qualcosa altrimenti si annoia. Ecco, Simona Pace non è semplicemente una persona piena di vitalità… tiene proprio l’artetéca!

Speaker radiofonica, ospite affenzionata di viaggiuniversitari.it negli anni addietro, è stata promossa a membro dello Staff nel 2019. Si dice che a Corfù se ne siano innamorati tutti!
Leggi l’intervista che le abbiamo fatto.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Sono Simona Pace, ho 26 anni e conduco un programma radiofonico su RADIO IBIZA.

Musica e radio: cosa significano queste parole per te?

La musica costituisce il 90% della mia vita,  accompagna ogni mio stato d’animo. Sono una persona esplosiva, quindi per fortuna la musica che più mi rappresenta è proprio quella che trasmettiamo nella mia dance station!

La radio è il centro del mio mondo. Tutto gira intorno ad essa. Quando passeggio per strada, ad esempio, se vedo qualcosa di strano penso immediatamente “wow questa potrebbe essere un’ intervista interessante!”, oppure “devo proprio chiedere agli ascoltatori cosa ne pensano!”.

La radio non è un lavoro, è la mia passione!
È il momento in cui stacco la spina e concentro tutte le mie energie positive in quel microfono, per rendere al meglio durante il programma.
È come una cura quando c’è qualcosa che non va.
È il motivo per cui mi sveglio serena al mattino e vado a dormire con il sorriso la sera. Il motore che mi spinge a credere in me e a non smettere di sognare.

Cosa consigli a chi desidera farsi strada nel mondo della radio?

Se vi attrae il mondo della radio, vi consiglio innanzitutto di ascoltarne tanta.
In più, potreste frequentare dei corsi di public speaking per perfezionarvi. Sappiate però c’è una lunga gavetta da affrontare, ma con passione, grinta e tanti sacrifici, nessuno potrà fermarvi!

Il tuo sogno nel cassetto?

Il mio sogno è condurre un programma radiofonico in una emittente nazionale e perché no, arrivare sul grande schermo! Il cinema mi ha sempre affascinata!

Come hai trascorso il lockdown?

Non è stato un vero e proprio lockdown per me, la radio non si è mai fermata, per fortuna!
Ad ogni modo star lontana dai miei amici, dai miei cari… e soprattutto da mio nonno, è stata veramente dura. Non vedevo l’ora di riabbracciarlo, ma purtroppo è andato via prima di quel fatidico 4 maggio.

Hai incontrato viaggiuniversitari.it ormai qualche anno fa.
Qual è stata la tua prima vacanza con noi?

La prima vacanza con VU è stata ad Umag… o meglio Umagica! Sette giorni indimenticabili! Quel mega villaggio, e di conseguenza quella mega famiglia, hanno reso fantastica la mia summer 2017. Ero molto affascinata dal lavoro che svolgevano i Friends e mi sono sentita subito una di loro, come se facessi già parte dello Staff da tempo!

Dopo 2 anni, finalmente ho raggiunto anche questo traguardo. Quando Roberto mi disse “benvenuta a bordo” ero ancora incredula! Poi il badge con il mio nome… ero finalmente una Friend!

Raccontaci di Corfù: com’è andata la tua prima esperienza da Friend? Sappiamo che hai stretto legami importanti lì!

La prima esperienza lavorativa a Corfù è stata realmente una splendida ESPERIENZA, tant’è che mi sono tatuata questa parola, in greco, insieme a Martina [ cfr. Capuozzo, altro pilastro dello Staff VU]: lei, che al tempo poteva definirsi una mia collega, oggi è una delle mie migliori amiche.
Lavorare con viaggiuniversitari.it, per la prima volta, insieme ad una persona come lei è stata la parte migliore di tutta questa avventura. Abbiamo superato insieme tutte le difficoltà, sempre presenti l’una per l’altra. Trenta giorni sotto lo stesso tetto senza mai una discussione o un’ incomprensione.
Da quel 30 Luglio 2019 non ci siamo mai più separate, anzi la nostra amicizia cresce ogni giorno di più!

Tu che Tag sei?

Il Tag che più mi rispecchia è il TAG VIOLET!
Ho un inguardabile animo da animatrice. Non riesco a stare un secondo ferma, sono un uragano di allegria, energia e follia che travolge nel suo vortice chiunque passi al suo fianco!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ho scelto questa foto perché rappresenta a pieno l’esperienza che ho vissuto a Corfù.
E’ un po’ sfocata, ma racchiude il mio “DREAM TEAM“, la squadra con cui ho vissuto 30 giorni meravigliosi, seppur pieni di complicazioni. Insieme abbiamo superato tutti gli ostacoli e abbiamo portato a casa un gran risultato. Era l’ultimo giorno e si nota perfettamente: occhi stanchi, ma cuore felice!


Un’ultima cosa vorrei dirla, se posso.
Grazie d’esistere, viaggiuniversitari.it, davvero grazie. Anno dopo anno noi Friends cresciamo con te: certo, ci hai insegnato come si organizza una festa indimenticabile e un’escursione perfetta… ma tutto sommato, credo che ci stia insegnando anche un po’ a vivere.

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Il nostro Pioppi: testa dura e cuore tenero

Vi abbiamo presentato i volti storici della famiglia viaggiuniversitari.it e vi abbiamo dato modo di conoscere le radici di quello che oggi è il nostro brand ma che in origine era il sogno di alcuni amici.

Oggi tocca a una delle personalità più travolgenti della casa: testardo come pochi ma leale e pieno d’amore come nessun’altro. Signore e signori, lui è Giuseppe Tramontin. Come, non l’avete mai sentito? Giusto. This is…mr Pioppi!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Anche se per tutti sono Pioppi, ormai 30 anni fa fui battezzato Giuseppe. Un metro e ottanta di follia ed energia esplosiva. Tra un TikTok e una storia Instagram, mi occupo di social media e strategie di marketing, oltre ai mille interessi: la politica, i viaggi, le lingue straniere e il volontariato.

Appassionato di Social Network sei sempre alla ricerca di nuove sfide. Cogliamo la palla al balzo: come te la cavi con TikTok?

Su TikTok serve un mix di creatività e costanza: è sul secondo aspetto che faccio un po’ di fatica. Diciamo che al momento mi diverto a fruire dei contenuti che circolano ma da settembre vorrei iniziare a produrne un po’ con un taglio particolare. Ho tutto in mente, non mi resta che comprare cavalletto e ring light…e partire!

Occhiali e camicie estrose con te sono all’ordine del giorno. Quanto conta l’outfit da 1 a 10?

Credo che l’outfit sia un biglietto da visita molto importante ma sicuramente non è l’unica cosa che conta. Secondo me, essere ordinati e ben vestiti è un segno di rispetto. Prima di tutto, rispetto verso noi stessi e la bellezza che abita dentro ognuno di noi. È un modo per relazionarsi con gli altri ponendo una base piacevole, invogliando l’altro ad approfondire la conoscenza. Da 1 a 10? Direi 8.

Di cosa non puoi fare a meno nella quotidianità?

Su questo non ho dubbi: non potrei mai fare a meno dei miei libri. Ne leggo anche 4-5 contemporaneamente, senza problemi. Soltanto poco tempo fa ho cominciato a esplorare generi mai toccati prima. Sto recuperando alcuni dei grandi classici della letteratura – russa e francese in particolare – che non avevo mai letto e sto scoprendo un forte interesse per i saggi che trattano di politica. Credo che leggera permetta di abitare mondi a cui altrimenti non potremmo accostarci. Insomma, avere una visione complessiva e generale mi aiuta ad approfondire temi che sento molto vicini: “dalla parte degli ultimi per sentirmi primo”, per citare Ultimo.

Scegli tre parole per descriverti a chi non ti conosce.

Creativo, empatico e curioso. La curiosità la definisco il mio miglior difetto, perché mi spinge sempre oltre, spesso anche troppo! Mi sento un po’ come un’enorme biblioteca, piena di libri tutti diversi tra loro. Un arcobaleno con mille sfumature che ho scoperto di poter trasformare in vere e proprie ricchezze.

Come hai conosciuto VU?

Potrei organizzare un week-end a tema, soltanto per rispondere a questa domanda (no, non scherzo! E chi mi conosce sa che ne sarei capace). In breve: nel 2016, avevo alcuni amici a cui serviva un’ottava persona per risparmiare, nell’ambito di un – già – super economico viaggio per Gallipoli (teneri i miei amici, vero?). Avevo già in programma due settimane in Polonia ma decisi di accettare, senza sapere nulla dell’organizzazione. Arrivai al pullman con l’idea di una vacanza wild in totale autonomia, quando vidi il friend responsabile del nostro bus che parlava di programmi e di gruppo: rimasi scioccato! “Io, a 26 anni, ho bisogno di una guida per Gallipoli?“, pensai. E ora sono qui. Mai avrei immaginato che sarebbe stato l’inizio di una nuova vita per me!

Ospite, Friend, Tour Leader, Digital PR: quale ruolo hai amato di più in viaggiuniversitari.it?

Oneri ed oneri per ognuno di questi ruoli. Da Tour Leader avevo una visione complessiva della settimana a destinazione ed ero più distante dagli ospiti ma ho potuto dare sfogo a una delle cose che più amo fare: prendermi cura degli altri. Cucinando, lavando magliette o facendo trovare pronte le liste bus. Il Digital PR, invece, mi ha fatto conoscere lati di me che mai avrei immaginato di avere. Insomma…il ruolo più amato è quello di far parte della famiglia, qualunque sia la dicitura riportata dal badge appeso al collo!

Qual è il viaggio che vorresti rivivere?

Sicilia 2018. In quella settimana, nonostante la grandissima fatica – avrò dormito circa sei ore in totale – mi sono relazionato con tutti i miei limiti e i miei mostri interiori e li ho vinti, con un sorriso e uno spritz tra le mani. Ogni volta che ascolto una canzone che mi riporta a quella settimana o incontro per caso qualcuno dei miei compagni di viaggio…mi riesce impossibile non sorridere.

Cos’hai imparato con viaggiuniversitari.it?

Anche per questa risposta non basterebbe un week-end intero. Ho scoperto lati di me che dormivano da anni: la creatività, lo spirito organizzativo e la capacità di creare situazioni di comfort per gli altri. Ho riscoperto quanto è bello lavorare in team per offrire delle esperienze belle e complete. E ho imparato che niente va lasciato al caso.

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Sono particolarmente legato a questo posto, l’Alaya di Portorose. È un club molto carino, tappa fissa del Viaggio Evento a Umag. Ho vissuto lì alcuni dei momenti più belli. Incontri di sguardi e piacevoli chiacchierate in un’atmosfera magica.

 

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Leadership e passione: lui è Andrea Mendone

Quando scriviamo articoli per il blog viaggiuniversitari.it spesso ci scervelliamo per offrire descrizioni emozionanti ma realistiche dei viaggi offerti: è difficile trovare parole sempre nuove, soprattutto quando racconti un’ esperienza di vita. Negli ultimi mesi abbiamo deciso di farci aiutare dai nostri Friends e Tour Leader, intervistandoli per farveli conoscere meglio e raccontarvi chi siamo attraverso i loro occhi.

Stavolta tocca ad uno dei membri della famiglia viaggiuniversitari.it… famiglia per davvero!
Napoletano d’origine, ormai corfiota d’adozione, nel tempo ha sviluppato grosse capacità di problem solving. In effetti, per garantire una vacanza perfetta ai nostri ospiti, capita a volte di dover sudare 7 camicie. Lui è il tipo che ne suda 8 pur di vedere tutto filare alla perfezione! Il suo segreto? Un grosso equilibrio tra leadership e sconfinata passione per il lavoro.

Personalità travolgente, sorriso ammaliante e grande talento dimostrato in tanti anni di onorata carriera: lui è Andrea Mendone!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao a tutti!
Sono Andrea Mendone e sono nato a Napoli nel lontano agosto del 1993.
Fino all’età di 20 anni sono rimasto nella metropoli campana, ma di lì in poi mi sono mosso alla ricerca di esperienze di vita e lavorative che mi permettessero di formarmi e mettermi in gioco. Ad oggi mi occupo della rete commerciale di VU e sono trapiantato nella ridente Novara, conosciuta tanto per il riso e le zanzare!

Sappiamo che ami tenerti in forma ma non rinunci alla buona cucina. Quali sono i tuoi piatti preferiti?

Sì, esatto, amo tenermi in forma perché in primis sono un grande amante dello sport!
Ne ho praticati tantissimi fin da quando sono bambino, partendo dagli sport individuali e finendo con quelli di squadra. C’è da dire però che mi tengo in forma anche perché avendo una grande tendenza ad ingrassare – come ogni buon Mendone che si rispetti – ho necessità di condurre uno stile di vita sano ed equilibrato. Ciononostante, sono di buonissima forchetta e soprattutto prediligo i piatti cosiddetti “foodporn”!
Tra l’infinità di pietanze che compongono la mia lista preferenze, sicuramente rientrano i primi piatti, includendo pasta di ogni tipo! L’importante è che si tratti di pasta rigorosamente bianca.
Per fare un esempio: una semplice pasta panna salsiccia e provola o delle squisitissime e super condite lasagne al pesto di pistacchio!

In campo straniero, essendo esperto della cultura greca, non posso non elencare la straordinaria moussaka! Me ne mangerei a quintali!

Come hai trascorso la quarantena?

Ho trascorso la quarantena a casa mia nel Novarese, insieme con la mia ragazza e mio fratello più grande Roberto!
La fortuna ha voluto che mio fratello si trovasse al nord nel fine settimana del lock down, di lì la decisione di evitare di tornare giù a Napoli e passare la quarantena con me.

Diciamo che essendo lui un grande chef, ho trascorso questa quarantena tra un workout a corpo libero e una forchettata di carbonara!
Pensate che il menù della domenica cominciavamo a stilarlo ad inizio settimana, in maniera tale che nulla mancasse all’appello, dagli antipasti al dolce.

Cosa significa per te viaggiuniversitari.it?

Sinceramente riformulerei la domanda: cosa non significa per te VU?
Sarebbe realmente difficile trovare pochi termini per formulare una risposta soddisfacente.
viaggiuniversitari.it è stato semplicemente TUTTO per la mia persona.
VU è stato capace di farmi vivere l’ebrezza della felicità e della gioia vera, mi ha regalato l’incredibile dono dell’amicizia e al tempo stesso ha saputo formarmi e temprarmi. Grazie alle mille mila avventure che ho vissuto e affrontato, sono riuscito a crescere e a maturare.
Anche perché VU è sinonimo di tanto impegno, sacrificio e responsabilità.
Non è un lavoro per niente scontato e di certo non è alla portata di tutti!
Ti ritrovi a poco più di 20 anni a gestire casistiche in cui non puoi far altro che far affidamento su te stesso e sulle tue capacità di problem solving, ovviamente il tutto coadiuvato dall’incredibile ed instancabile supporto dell’ufficio.
Insomma, VU è un’esperienza di vita a tutti gli effetti. Indelebile, capace di rimanere nel cuore delle persone e che, a distanza di anni, potrà sempre strapparti un sorriso.

Sei cresciuto insieme con questa meravigliosa realtà. Cos’è cambiato di più nel tempo?

Tante cose sono cambiate nel tempo. Basti pensare che questo progetto è partito con un solo bus di 50 persone e ad oggi ne contiamo migliaia ogni estate.
È aumentato il personale che lavora in ufficio, sono aumentati i ragazzi che ogni estate accompagnano i vari gruppi sulla meta, sono aumentate le destinazioni offerte da VU. Insomma, tutto è ad una portata più grande.
Ma ciò che non cambierà mai è la passione incondizionata e l’impegno proficuo speso da tutte quelle persone che hanno reso questo progetto un sogno possibile.

A breve diventerai corfiota ad honorem. Se dovessi descrivere quest’isola in una parola?

Credo che userei il termine: magica!
Sì perché, per quanto sia un’isola che accoglie migliaia di turisti ogni anno, è stata capace di preservare la sua natura, presentando una costa tanto frastagliata quanto pianeggiante, con calette fantastiche, mare azzurro cristallino e distese di spiaggia chilometriche. Insomma, si può trovare di tutto a Corfù e sono veramente centinaia i posti da vedere, una settimana forse non basterebbe!

E poi mi ritocca aprire una parentesi sulla cucina greca: è davvero fantastica. Non c’è giorno in cui non mangio greco quando sono a Corfù!

Che Tag sei?

Difficile da dire!
Semplicemente perché anche io sono tanto cambiato nel corso di questi 9 anni, però se mi dovessi indentificare in un Tag sarebbe sicuramente quello Violet.
Amo relazionarmi con le persone e far festa insieme a loro, il che è sicuramente tra le prerogative principali di questo Tag!
È così particolare perché è capace di creare dei legami veramente intensi e sinceri con i clienti! Ti dico che a distanza di anni ancora frequento alcuni di loro, nonostante la nostra amicizia si sia fondata su una semplice settimana estiva insieme!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ho scelto questa perche credo che colga a pieno lo spirito e l’essenza del Tag Violet.
Credetemi, ricordo ancora come successe. Era un semplice selfie tra pochissimi ragazzi, e alla velocità di un nano secondo se ne sono aggiunte decine, fino a formare questo mega gruppo! Ragazzi felici con cui abbiamo immortalato la gioia di quel momento. Tutto il villaggio era fermo a guardarci! E’ un ricordo che resterà per sempre.

Ma purtroppo è difficile da capire se non lo si vive.. tutto ciò è veramente impossibile da raccontare!

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Pio Mangone: tra consolle e università

Ci sono quelle persone che siamo abituati a vedere in un certo modo e non immaginiamo che sarebbe possibile ritrovarle in abiti diversi. È il caso del nostro Pio. Studente modello appassionato di relazioni internazionali, di giorno. Un corpo e un’anima con la consolle, di notte.

Esuberante e riservato, maturo e spassoso, tranquillo e rumoroso: Pio è l’uomo dei paradossi. Ed è stato anche, per la prima volta, il giovanissimo deejay dei nostri Viaggi Evento Tag Violet. Ultimo arrivato in casa viaggiuniversitari.it e mascotte del gruppo. Curiosi di scoprire di più? Continuate a leggere!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao a tutti! Sono Pio, ho 20 anni e sono uno studente di Scienze Politiche e Relazioni Internazionali. Nel tempo libero – e soprattutto nelle ore notturne – mi scateno e mi trasformo in deejay… o almeno ci provo!

La musica sarà sicuramente una parte fondamentale della tua vita. Quali sono i tuoi “mostri sacri”?

La musica mi accompagna in qualsiasi cosa io faccia durante la giornata. È da quando sono nato che vivo con la musica, anche perché in famiglia ascoltiamo tutti un po’ tutti i generi! I miei mostri sacri sono Kanye West, Avicii e Rino Gaetano (un bel contrasto, eh?). Credo siano stati capaci di creare brani incredibili dal significato molto profondo. Canzoni che non verranno dimenticate mai!

Dove ti vedi tra dieci anni e in quali panni?

Questa è una bella domanda! Mi piacerebbe fare il professore di Storia in un liceo. Ma il cuore mi dice di continuare a coltivare questa passione che mi lega alla musica. Magari, tra dieci anni, potrei essere su un palco immenso a far ballare migliaia di persone! Sarebbe un sogno.

Sei giovanissimo e l’estate 2019 è stata la tua prima summer con viaggiuniversitari.it. Com’è far ballare un villaggio pieno di ragazzi H24 per sette giorni?

È stata un’esperienza assurda, indimenticabile, che ovviamente porterò sempre con me.
Vedere un villaggio intero che balla e si diverte ascoltando la tua musica…non ci sono parole. È qualcosa di unico. Ed è anche una bella sfida: penso che per un deejay non ci sia cosa peggiore di un pubblico che non balla e non si diverte. Impari a conoscere le persone e i loro gusti così bene che con il tempo diventa tutto naturale.

Hai anche un altro talento: le imitazioni! Qual è, tra i tuoi colleghi, quello che ti permette di esibirti nelle migliori performance?

Per fortuna – o per disgrazia – ho questo talento fin da quando ero piccolo. Per me è molto semplice: tutto nasce dalla persona che mi trovo davanti. Sono un grande osservatore e noto davvero tutto: i gesti, il modo di parlare, il tono di voce. Uno dei miei compagni d’avventura, il mitico Grino, ne sa qualcosa. È una delle persone che più mi piace imitare perché mi riesce alla perfezione. Pensate che mi è capitato di spacciarmi per lui al telefono e ho confuso non poco chi mi stava ascoltando!

Se ti chiedessimo di descrivere viaggiuniversitari.it con un aneddoto?

Ce ne sarebbero così tanti che diventa difficile focalizzarsi su una cosa soltanto. Ci provo: Viaggio Evento in Sicilia. Stavamo cenando e, all’improvviso, ci alziamo tutti in piedi sulle sedie per fare dei balli di gruppo, coinvolgendo l’intera sala. È nato tutto all’improvviso! È stato magico, nella sua semplicità. Per raccontare che #vu non si ferma mai. Qualsiasi momento della giornata è buono per divertirsi.

Abbiamo parlato dello starter pack per il Tag Violet soltanto poco tempo fa. Come descriveresti questo Tag e cosa proprio non può mancare nella valigia di chi sceglie il Viaggio Evento?

Sono state centrate tutte le caratteristiche del Viaggio Evento: camicia bella eccentrica, occhiali da sole, felpina (soprattutto a Umag, che la sera fa freschino) e soprattutto tanta voglia di mettersi in gioco. Io aggiungerei due cose che potrebbero sembrare scontate ma fanno davvero la differenza: tanta spensieratezza e la voglia di divertirsi. Sono due elementi fondamentali per godersi l’esperienza Tag Violet e renderla indimenticabile.

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ho scelto questa foto perché racchiude la mia prima esperienza con viaggiuniversitari. Tantissima concentrazione, sguardo super attento… ma in quel sorrisetto c’è tutta la soddisfazione e il divertimento di chi sta facendo ballare una marea di persone!

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Chiara Fiorentino: vulcano sì, ma di dolcezza

Oramai il nostro staff lo conoscete piuttosto bene. Stiamo imparando a scoprire le varie sfaccettature della loro personalità, provando a capire cosa si nasconde sotto la maglia da Friend. Avete notato che c’è un trait d’union tra i vari intervistati? È scientificamente provato che un Friend su tre non riesce a star fermo neanche un attimo, oltre al meraviglioso dono della versatilità.

Se parliamo di intraprendenza e duttilità, oggi vi presentiamo un pezzo da novanta.
Potreste beccarla mentre legge di questioni storiche in riva al mare, poi nel pieno di un allenamento e, qualche ora dopo, potreste pure andare a bere un bel Campari assieme a lei. Don’t panic: tutto normale per Chiara Fiorentino!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao ragazzi! Sono Chiara e ho 22 anni. Sono una studentessa all’ultimo anno di Giurisprudenza, lavoro come allenatrice di pallavolo e, per non farci mancare nulla, gioco anche in Serie D. Insomma, mi piace avere delle giornate molto piene!

Università, pallavolo, il lavoro e, come se non bastasse, tante passioni e un mare di amici. Qual è il tuo superpotere?

Il mio superpotere è… non averne nessuno! Mi piace molto conoscere nuove persone, cimentarmi attività sempre diverse, viaggiare e avere una vita piena fino all’orlo. Ogni proposta per me è benaccetta e sono sempre disposta a mettermi in gioco! È vero, dividersi tra studio, lavoro, allenamenti e amici non è una cosa molto semplice e comporta varie difficoltà. È complesso riuscire a conciliare il tutto… ma il problem solving è il mio punto di forza! Dopo anni impari che non è impossibile e ne vale davvero la pena.

Quando e come hai incontrato viaggiuniversitari.it?

Ho conosciuto viaggiuniversitari.it tre anni fa, grazie a una persona che già collaborava con loro. All’inizio non ero molto sicura ma ho deciso di mettermi in gioco, ancora una volta, e posso assicurarvi che oggi non me ne pento, anzi! Questo mondo è stata un’enorme salvezza: mi ha fatto scoprire lati del mio carattere che non credevo esistessero e mi ha aiutata a crescere. Mi ha migliorata e mi ha insegnato a guardare le cose da una prospettiva diversa. Insomma, mi ha dato una grande lezione di vita!

L’aneddoto più divertente che ti lega a viaggiuniversitari.it?

Beh, diciamo che di episodi assurdi ce ne sarebbero un’infinità. Uno dei più divertenti? Dovete sapere che non ho mai fatto la valigia prima del rientro dalle varie destinazioni. Della mia “valigia del ritorno” si sono sempre occupate le mie colleghe – che ringrazio! – poiché, tra un check-out e l’altro, non ne ho mai avuto il tempo. Le ragazze, però, sono convinte che non fare la valigia sia il mio modo di dimostrare quanto mi piacerebbe poter restare ancora. A voi la scelta della vera storia!

Sei golosissima di libri. Cosa ti piace leggere?

Leggere è una delle mie passioni più grandi. Il mio genere preferito è il thriller-psicologico ma non vi nego che adoro le raccolte di poesie, i libri di filosofia, i saggi e i libri storici. Al momento sto leggendo Cose di Cosa Nostra di Giovanni Falcone. Insomma, per me è indispensabile avere sempre un libro a portata di mano. E se posso leggerlo con il rumore delle onde in sottofondo…tanto di guadagnato!

Ci descrivi la tua giornata ideale?

Sveglia ore 9.00, colazione abbondante e partenza in direzione mare! Il mare è una delle cose che più amo e vivere in una città come Napoli mi dà la possibilità di andarci ogni volta che voglio (e posso). Trascorrerei la giornata immersa in acqua. Sole, libri e qualche partita di beach volley. Per chiudere? Un bell’aperitivo al tramonto, circondata dagli amici di sempre. La mia giornata ideale sarebbe proprio così!

Green, Lime, Violet e Red: qual è il Tag che più ti rappresenta e perché?

Senza alcun dubbio il Tag Green, che permette di conciliare escursioni e gite con serate e movida. È proprio il Tag perfetto per me. Non a caso, la mia prima esperienza con viaggiuniversitari.it è stata proprio a Corfù, emblema del Tag Green!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ammetto che è stato difficile ma la foto che ho scelto rappresenta, per me, uno dei momenti più belli tra quelli vissuti con viaggiuniversitari.it: il Color Party! È uno degli eventi più attesi del Viaggio Evento. Una vera e propria esplosione di colori, capace di unire le persone in un momento di felicità allo stato puro! E poi, una vita senza colori… ma che vita è?

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The showman: lui è Enzo Greco!

Ciascuno dei Friends ha la sua meta del cuore, naturalmente. Ci sono, però, alcuni casi in cui questa sintonia va oltre. Oggi vi presentiamo una figura mitologica che a molti risulterà familiare: parliamo del nostro showman!

Figura mitologica, metà uomo e metà Viaggio Evento.
Non esiste special party che non porti la firma della sua voce e, dopo una settimana assieme a lui, vi brilleranno gli occhi ogni volta che ripenserete a quelle vacanze lì. E sapete perché? Semplice: mette tutto il cuore che può, in ogni cosa che fa. Ladies and gentlemen, Enzo Greco!

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao a tutti gli amici di viaggiuniversitari!
Sono Enzo, classe ’90 e (come recita il mio badge) showman. Mi piace molto questa definizione perché racchiude tutto quello che faccio nella vita: presentatore, speaker radiofonico, vocalist, animatore, attore, intrattenitore, comico, ideatore e volto (insieme all’amico Mario Barone) del progetto web Lifeinpills… sì, sono iperattivo. Infatti, togliendo l’anno surreale che stiamo vivendo, il tempo libero per me è un’utopia!

Domanda mai banale: chi sono i personaggi a cui ti ispiri?

Io sono cresciuto con due miti assoluti: Fiorello e Paolo Bonolis. Ho avuto la fortuna di incontrarli entrambi e… potete immaginare l’emozione. Sembravo un bambino al parco giochi! A proposito di ispirazione, ricordo ancora il momento in cui decisi di intraprendere questo percorso: era il 2004 e, mentre guardavo lo show di Fiorello Stasera pago io – Revolution, incollato alla tv, dissi: «Ecco, io da grande voglio fare questo».

Come te la cavi con la recitazione?

Non credo di essere particolarmente bravo. Lo faccio per lo più negli sketch per il web. Ho fatto diverse esperienze in teatro, una su tutte la commedia diretta da Teo Bellia (il doppiatore di Boe dei Simpson, per intenderci), a Roma. Ma, ad ogni modo, la recitazione non è una delle mie migliori qualità.

Un nome: Tiziano Ferro

Poche righe non basterebbero a descrivere cosa significhi per me Tiziano Ferro. Per me è un amico inconsapevole, che mi accompagna dal lontano 2001. E c’è sempre, in ogni momento della mia vita, come se sapesse cosa dirmi al momento giusto. Citandolo, vi dico che lui per me è il Valore assoluto.

Sappiamo che hai un’enorme passione per i fenicotteri. Ci sveli il perché?

Questa cosa è nata un po’ per caso. Ma poi il fenicottero è divenuto un simbolo, un marchio di fabbrica, una passione smodata. È un animale bizzarro, particolare, eccentrico… sta in piedi anche con una gamba sola e ama il caldo. Insomma, è un po’ come me!

Una parola per viaggiuniversitari.it

INDESCRIVIBILE!

Se dovessi raccontare il Tag Violet (o Viaggio Evento) a chi non è mai partito con VU?

Mi rendo conto che quando provo a raccontarlo a qualcuno ho gli occhi che brillano, il volto euforico e un sorriso gigantesco! Parlo delle emozioni condivise, dei legami che si creano, dei posti meravigliosi da scoprire, della musica in riva al mare, dei colori, dei silent party più folli… ma poi il discorso finisce sempre allo stesso modo: quello che sto raccontando non riesce a rendere l’idea del Viaggio Evento. Non si può descrivere. Lo vivi e non te lo scordi mai più!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Ho scelto questa foto perché rappresenta l’essenza del Viaggio Evento. Gioia pura, felicità condivisa, voglia di stare insieme… un fesso col microfono e lo splendido mare della Sicilia sullo sfondo. È dal 2016 che faccio parte della famiglia di viaggiuniversitari e ogni volta lascio un pezzo di cuore, un pezzo di me!

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Un uragano di gioia: lei è Angela Fiorentino

Avete presente quelle persone che non riescono a star ferme un attimo, sempre in giro come trottole, che sprizzano gioia e allegria da tutti i pori?

Ecco, molti membri del nostro Staff sono così!
C’è da dire però che, nella nostra accurata selezione e dosaggio degli ingredienti, negli anni ci siamo sempre circondati di personalità diverse tra loro per generare la ricetta perfetta.
Tra tutti, oggi vi raccontiamo del nostro personalissimo ed eccezionale caso di “uragano di gioia con la testa sulle spalle“: lei è Angela Fiorentino.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Ciao! Sono Angela, ho 27 anni e sono una studentessa di Medicina e Chirurgia.
Molto seria quando bisogna adempiere ai propri doveri, ma scatenata d’estate quando si parte con con viaggiuniversitari.it!

Spesso si pensa che studiare medicina significhi solo grandi sacrifici e scarsa vita sociale ma, conoscendoti, sembri essere l’eccezione che conferma la regola!

Beh non nego che in linea generale si pensa bene! 😂
Sicuramente non è facile conciliare questo percorso universitario che richiede tanta concentrazione, costanza e pazienza, con una vita sociale e attiva.
Personalmente riconosco di essere iperattiva, per cui ho ritenuto di dover scendere a compromessi con me stessa e trovare il giusto equilibrio per vivere serenamente, ma soprattutto senza perdere di vista l’obiettivo principale!

Il tuo più grande pregio e il tuo più grande difetto?

Sono un po’ ritardataria lo ammetto!
Intraprendente e pragmatica.

Sappiamo che hai vissuto 4 anni in Romania. Che esperienza è stata?

Sì ci ho vissuto e ripeterei questa esperienza altre 1000 volte.
Ciò a cui sono particolarmente legata è la sensazione di gioia e libertà che ancora oggi provo se scavo nei ricordi. Quell’aria di internazionalità e culture che si intrecciano e che vivevo nel quotidiano é qualcosa di impagabile!

Come hai conosciuto viaggiuniversitari.it?

Ho conosciuto viaggiuniversitari.it un po’ per caso.
Come al solito ero alla ricerca di nuove esperienze, seppi che Alessandro Lauro (che ancora ringrazio) faceva parte di questa gran bella famiglia, una parola tira l’altra e poi mi sono ritrovata al colloquio… dopodiché se avete visto fuochi d’artificio, colpa mia!

Qual è la destinazione che ami di più tra tutte?

Pag, prima meta, è stato il primo amore e si sa, il primo amore non si scorda mai!
Poi chi mi conosce sa che il mio posto nel mondo sono club e discoteche, per cui ero una bambina felice al parco giochi! A Budva e Umag sono invece affezionata per l’aspetto umano. Adoro conoscere nuove persone e sicuramente lì ho avuto la possibilità di ridere e scherzare con tanti nuovi amici che a distanza di anni sento ancora. Infine Sunny Beach, sono affezionata anche a questo posto per le responsabilità che ho avuto e che mi hanno fatto crescere sotto più punti di vista.

Sappiamo che hai stretto anche grandi amicizie nel gruppo Staff!

Sì, ho stretto amicizie che fanno ormai parte della mia quotidianità.
Insieme abbiamo vissuto concerti, pasquette, compleanni e tanto altro. Anche se provassero a scappare, non li mollo più!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legata, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?

Avete presente quella canzone che fa “La Vida Es Un Carnaval”?
Bene, questa foto è stata scattata proprio al Carnival Party di Umag.
Mi piace l’idea di una vita vissuta un po’ come un grande carnevale a colori, forti e vividi. Ecco perché ho scelto questa foto!

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Il sorriso contagioso di Ilaria Angilletta

Continuano le interviste allo Staff viaggiuniversitari.it!

Siamo sinceri: inizialmente l’idea era nata dalla voglia di conoscerli meglio, come persone, nelle loro passioni, pregi e difetti. Pian piano però stiamo scoprendo che parte della loro meravigliosa personalità è stata costruita anche con tasselli blu e arancioni. Un sorriso in più, fiducia nelle proprie capacità, autostima, senso di appartenenza e di responsabilità, umiltà: tutti pezzi firmati VU.

Insomma, invece che scoprire chi sono i nostri Friends e Tour Leader, stiamo finendo per scoprire qualcosa in più su viaggiuniversitari.it.

Per questo, un grazie speciale va a chi ci ha aperto il suo cuore nella breve intervista che potete leggere di seguito: lei è Ilaria Angilletta.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Mi chiamo Ilaria, ho 26 anni e sono napoletana (fiera)!
Sono laureata in Biologia e la mia aspirazione più grande sarebbe far parte del corpo speciale dei RIS.
Attualmente sono un informatore scientifico del farmaco, un lavoro che permette di organizzarmi il tempo e poterlo riempire come voglio.

Quando sono a casa mi piace molto disegnare, mi rilassa, infatti avrei intenzione di comprare il kit per imparare ad usare la pittura acrilica e dilettarmi. Mi piace guardare serie TV/film (soprattutto genere thriller/mistery) anche se preferisco farlo in compagnia e poter avere qualcuno con cui commentare davanti ad una busta di pop corn!
Tuttavia spesso sono fuori casa, la mia giornata si articola solitamente tra lavoro, crossfit e caffè o birre con i soliti amici…la cosa che più mi è mancata in questa quarantena!

Sappiamo che hai una meravigliosa cagnolina!

Sì, si chiama Lara, ha 4 anni. E’ un meticcio, un incrocio tra un simil jack russel e un pitbull…quindi vi lascio immaginare l’indole che possa avere!

La mattina è di compagnia, silenziosa, si rannicchia tra i cuscini del divano. Dal pomeriggio in poi è fin troppo sveglia: un uragano senza sosta, corre e gioca fino allo sfinimento. Ho vissuto in compagnia di cani sin da quando avevo 2 anni e la casa mi sembrerebbe vuota senza averne uno.
Se sono triste, la stritolo e senza parlare mi consola più di chiunque altro discorso.

Avere un cane richiede grande impegno e presenza soprattutto. Hanno bisogno di noi quanto noi di loro, anche se non so se mai riusciremo ad amarli cosi tanto quanto loro ci amano. Per questo consiglio di adottarli (mai comprarli!) solo se sappiamo di potergli dedicare del tempo.

Che rapporto hai con i social network?

Ho sempre cercato di farne un utilizzo sano e spesso ho anche disattivato l’account quando l’ho ritenuto malsano.
Ho avuto periodi offline da facebook e, pensate, instagram l’ho installato solamente l’anno scorso!
Ora come ora utilizzo instagram, curo il mio profilo e lo personalizzo come meglio ritengo, ma tengo sempre una certa distanza con la mia vita privata. Quello che si fa fuori dallo schermo deve poter essere mio e di chi l’ha vissuto con me, stop!

Una cosa è certa: dalle tue stories IG emerge una grande passione per il cantante Liberato!

Devo dirla tutta, Liberato inizialmente non mi piaceva molto.

Sono un’ amante di Pino Daniele, Enzo Avitabile, mentre trovavo Liberato quasi “cafone” nei testi. Poi ho imparato ad apprezzarlo ed oggi rientra nella mia playlist mattutina. Ne apprezzo la musica innovativa, particolare e d’impatto, che accompagna la forza con cui viene espressa una verità. Soprattutto, al contrario della prima impressione, apprezzo l’ utilizzo della lingua napoletana. Mi piace l’idea che possa essere imparata ed utilizzata anche da altri…perchè no!
All’inizio di questa intervista dicevo di essere una napoletana fiera. Sì, amo tanto la mia città, la sua bellezza mozzafiato, la sua cultura unica, il dialetto, il cibo, l’indole Troisiana del “nun ce pensà, fatt na resat”!

Spesso in passato tornando dall’università mi capitava di trattenermi a lungo i vicoli del centro. Camminavo, ne osservavo “l’accozzaglia di colori” (in prevalenza sull’azzurro e il rosso), i personaggi più fantasiosi, ne ascoltavo le voci sovrapposte e di colpo mi passava qualsiasi turbamento. Forse non siamo amati da tutti, lo capisco, ma nel mio piccolo troverò sempre la forza di farne capire l’unicità qualora sia necessario e, da buona napoletana, trarre sempre il meglio da Lei.

Prima ospite, poi Friend: qual è stata la Summer più bella con viaggiuniversitari.it?

Beh, questa è una domanda piuttosto difficile!

L’esperienza con viaggiuniversitari.it è iniziata per me come un gioco.
Sono partita per la prima volta come ospite ad Umag, dove mi sono letteralmente innamorata del progetto. Poi sono partita per Zante, un viaggio di sole ragazze, le mie amiche dell’università e mie amiche di sempre. Insomma, potete immaginare come possa essere stata questa la Summer che tutt’ora ricordiamo col sorriso e pagheremmo per replicare, vissuta a pieno regime con il cuore colmo di gioia!
La mia ultima summer da ospite fu a Budva.

E così, due anni fa decisi di candidarmi come staff e penso sia stata una delle scelte più sagge che abbia mai potuto fare!
Mi ha aiutata in una fase della vita in cui ero delusa, avevo perso un po la fiducia in me stessa e nelle mie potenzialità. Insomma, quelle fasi down che capitano un po a tutti almeno una volta nella vita!
Ecco, grazie a voi ho ritrovato la persona sorridente, esuberante ed estroversa che amavo, anzi l’ho potenziata, arricchita.

Non è a questo che servono le famiglie ?

Se dovessi descrivere il Friend perfetto?

Credo che non esista un prototipo di friend perfetto.

Di sicuro ci sono cose che per regole lavorative generali bisogna evitare di fare, ma credo che la cosa più importante per essere friend è non sentirsi mai friend. Mi spiego: oltre a dover essere responsabili, vigili, coordinati ed empatici con i colleghi, bisogna riuscire a sentirsi parte integrante dei clienti . Per farlo, bisogna spontaneamente legarsi a loro, divertirsi con loro. Insomma, non è una gita scolastica, nessuno è professore, nessuno è alunno! L’ingrediente essenziale è il sorriso, un virus ( a proposito!) dal quale vorrei essere sempre contagiata.

Senza quello non si superano notti insonni, rimprovedi dei Tour Leader, piedi stanchi e cibo “poco napoletano”

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Questa foto risale al mio primo anno da staff, Corfù 2018..
Ero al mio primo boat party, unica donna come staff, e non avevo minimamente idea di come poter “contagiare” tutte quelle persone su quella barca! Eppure, come si vede dalla foto, ne sono uscita soddisfatta, felicissima e con tanti complimenti lavorativi dei miei colleghi.

Colgo l’occasione per ringraziare i membri di quella squadra da cui ho potuto imparare il “mestiere”.
Corfù avrà sempre un posto speciale nel mio cuore.

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Figlio d’arte: lui è Francesco Mendone!

Si dice che quando nasci in una famiglia di artisti, inevitabilmente un po’ di estro ti resta nel DNA.
Ecco, una vacanza ben riuscita non è un’opera d’arte? In fondo, sono pur sempre tasselli da mettere insieme per un’esperienza che nessun ospite potrà dimenticare. Nessuna crepa, nessuna sbavatura: una tela piena di colori esplosi in aria.

Parte della famiglia per DNA, per scelta, per estro, per lavoro sodo svolto in tanti anni di onorata carriera, per merito.
Noi lo conosciamo bene e lo amiamo da tempo. Ecco perché siamo così felici di presentarlo anche a voi: lui è Francesco Mendone.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?

Mi presento: sono Francesco Mendone, ho 26 anni, nato a Napoli, con qualche esperienza al Nord e al Centro Italia!
Sono il fratello di Fabio e Roberto. In inverno lavoro full-time allo sviluppo della rete commerciale di viaggiuniversitari.it. In estate invece indosso il “mantello” per fronteggiare sul campo le migliaia di sfide che quotidianamente il Team si trova davanti e garantire ai nostri clienti una vera estate da sogno!

Sappiamo che hai una grande passione per i libri. 4 titoli di cui non puoi fare a meno!



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Harry Potter e la Pietra Filosofale
Sono cresciuto con uno dei protagonisti più famosi dei nostri tempi: Harry Potter.
Sono molto legato a tutto il mondo magico, avevo 9 anni quando ho cominciato a sfogliare le prime pagine e a divorarne i contenuti, infatti è il primo libro presente nella mia collezione personale.
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La magia di pensare in grande
Inoltre, sono un amante dei libri che offrono un “know-how”, quelli più di carattere tecnico, in particolare nell’ambito della crescita personale. In questo filone mi sento di consigliare “La magia di pensare in grande” o “Come trattare gli altri e farseli amici”.

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La verità sul caso Harry Quebert
Cambiando genere, un altro titolo a cui sono molto legato è “La verità sul caso Harry Quebert” di Joel Dicker: l’ho letto in 4 giorni massimo, di una scorrevolezza unica ed incalzante come pochi, soprattutto per chi è amante dei romanzi con delle caratteristiche di un giallo.

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La zona morta
Scorrendo la lista, come non poter menzionare Stephen King: tra i primi dei suoi scritti, ricordo “La zona morta”, è stato con questo libro che mi sono appassionato al genere thriller e all’autore.
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… e sei anche bravo nel disegnare! Quando è nata questa passione e perché ti piace disegnare?


In realtà non ricordo quando è nata, ma ricordo semplicemente i pomeriggi passati a disegnare gli eroi dei cartoni animati e dei fumetti, ovunque trovassi uno spazio bianco dove disegnare, lo facevo. Anche sui banchi di scuola!
Ancora oggi conservo minuziosamente gli innumerevoli disegni svolti da bambino. Ovviamente, col tempo, si è più affievolita questa passione, preso dal lavoro e da altre esigenze, ma ogni qual volta impugno una matita, mi sento in pace con me stesso e pronto ad esprimermi.

Cosa significa per te viaggiuniversitari.it?


TUTTO.
Sono cresciuto con questo mondo, ringrazierò a vita i miei fratelli per aver creato, con impegno e sacrificio, una realtà unica, permettendo a tantissimi ragazzi di vivere esperienze fuori dalla norma.
Sono partito la prima volta nel lontano 2011, una settimana a Rimini, quando ancora veniva chiamato Vagamondo e questa Azienda era soltanto un progetto. Ogni estate arricchisce la mia memoria di momenti segnanti, che hanno avuto un’evoluzione specifica: prima dal punto di vista sentimentale, con le prime amicizie strette in vacanze e consolidatesi nel corso del tempo, con i primi amori, andati e perduti, con le prime esperienze turistiche e la scoperta di luoghi pazzeschi… poi dal punto di vista lavorativo.

Mi piace mettermi in gioco: un lavoro senza pressione o senza potere decisionale mi annoia molto.
viaggiuniversitar.it mi ha offerto proprio quello che cercavo. Problem solving, gestione delle risorse umane e contatto con il cliente sono state caratteristiche di ogni viaggio, in un susseguirsi di azioni sotto stress con piene responsabilità nei confronti delle centinaia di ragazzi in viaggio con noi. Il risultato più bello è sempre stato quello di vedere la felicità sui loro volti ed il successo di una vacanza ben riuscita.
Tutto ciò è impagabile.

Hai assistito alla nascita di questo progetto. Cosa è cambiato più di tutto nel tempo?


Ho visto crescere in casa l’idea che inizialmente raggruppava 50 studenti universitari in direzione di un villaggio sito a Roseto Capo Spulico, fino ad arrivare alle migliaia di partenze ogni estate.
E’ stato un viaggio emozionante ed in più l’ho vissuto in prima persona: vedere il progetto diventare un’azienda con un ufficio pieno di ragazzi in gamba, ricchi di tantissime competenze, dal commerciale al marketing, è stata una grande soddisfazione ed è solo all’inizio.
In più si aggiungono i ragazzi della parte operativa, coloro che lavorano sul campo assegnati alle varie mete, che con il corso del tempo sono arrivate a ben 9 destinazioni. Tantissimi hanno indossato il badge e la maglia dello staff, e chi più chi meno, hanno tutti contribuito alla realizzazione di viaggiuniversitari.it, incarnandone le linee guida, il modus operandi, la vision e soprattutto lo spirito.

A noi puoi dirlo… qual è la destinazione del tuo cuore?


Sono 3 anni consecutivi che vado a Pag, in Croazia, dove la mia figura professionale è cresciuta esponenzialmente.
Qui ho conosciuto persone stupende con le quali mi sento tutt’oggi, in modo costante.

I ricordi migliori, però, mi riconducono alle mie prime esperienze, come Staff, nei villaggi di Umag e Sicilia. Tutt’oggi, quando incontro clienti o colleghi di quegli anni, mi piace rivivere con loro momenti divertenti ed esperienze intense vissute nei villaggi.
Ad esempio mi viene in mente il mio primo Color Party: ricordo uno scenario stupendo di colori che fluttuavano nell’aria, la spiaggia, quella del Simenzaru, che offriva un tramonto mozzafiato ed il mare siciliano che accoglieva il calar del sole, regalando attimi di pura gioia… scrivendo mi prende ancora l’emozione, come dimenticarlo!
Rilegandomi ad Umag, invece, mi ricordo il “Wet Party” dove lo Staff aveva il compito di bagnare costantemente i ragazzi tramite secchi d’acqua, super liquidator o pompe d’acqua. Il problema fu che quel giorno era nuvoloso, prossimo alla pioggia, tirava un vento freddo e per di più l’acqua utilizzata era gelida… li congelammo tutti ma vi garantisco che si divertirono tantissimo!

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?


E’ la foto del Color Party di cui vi parlavo sopra.
L’immagine e le parole usate sono sufficienti a capire il perché.
Concludo con una frase molto significativa per noi: “Più strada fai più fossi prendi, ma se resti a casa sai quanti tramonti perdi!?”

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Croato di adozione: lui è Marco Manna!

Spesso alcuni Friends si ritrovano a vivere le loro estati a cavallo tra più destinazioni: una settimana a Gallipoli, magari poi il Viaggio Evento in Croazia e così via. Altri invece, come i Tour Leader o i Friends resident, letteralmente finiscono per trasferirsi in quella destinazione per qualche settimana.

Bene, soprattutto quando accadono situazioni del genere e queste si ripetono per anni, non è strano che al ritorno alcuni di loro sentano di aver trovato un nuovo posto nel mondo.
Lo abbiamo già raccontato durante l’intervista a Giovanni Diana parlando insieme del suo amore viscerale per Budva.
Ora stiamo per raccontarvi un’altra storia d’amore e, perchè no, di vera e propria adozione.
La sua casa è per metà a Napoli e per metà a Pag: lui è Marco Manna.

Identikit: chi sei e cosa fai nella vita?


Sono Marco Manna e ho 25 anni. Sono laureando magistrale in International Management. Ho deciso di studiare economia perché è una mia vecchia passione ed anche perchè credo che sia uno degli aspetti fondamentali della nostra vita sociale, come la politica.
Sarebbe meraviglioso conciliare entrambe queste passioni e riuscire a lavorare per il Ministero dell’Economia e delle Finanze e, magari chissà, un giorno diventare Ministro.
Nel tempo libero, invece, mi occupo di un’associazione culturale per giovanissimi dai 5 ai 18 anni e la sera lavoro come barman in un catering.
In estate, lavoro con viaggiuniversitari.it. Senza di loro, ormai, non saprei più come trascorrere l’estate: è parte integrante della mia vita!


Passione

Fan sfegatato di Ligabue, Jovanotti e Negramaro. Scegli una canzone per ognuno di loro!


Sono i miei tre artisti italiani preferiti..
jova
Jovanotti è quel tipo di artista che deve piacere per forza. I suoi testi sono oggettivamente belli e non può non piacere. Anzi, dovrebbero essere studiati anche nelle scuole secondo me!
La mia canzone preferita, e forse tra le meno note, è “Terra degli uomini”. È un vero e proprio inno all’umanità e alla vita. Racconta quanto la vita sia meravigliosa nonostante i nostri limiti e nonostante, a volte, ci metta davanti a delle sfide anche troppo difficili. Se posso aggiungerne un’altra alla quale mi sento molto affezionato è “Le storie vere”, che mi lega alla mia fidanzata.
Ascolta


niente paura
Tra loro, Ligabue è il mio artista preferito. Lo ascolto da quando avevo 7 anni e ormai collego ogni canzone ad un periodo della mia vita. Quella che più mi ha segnato è sicuramente “Niente paura”. Era quella canzone che mi tirava su quando ero un po’ giù di morale, quando qualcosa non andava, era quell’amico che ti dava una pacca sulla spalla. Mi commuove sempre.
Ascolta

negramaro
Per quanto riguarda i Negramaro, invece, devo dire che scegliere tra tutta la discografia non è facile ma sono molto legato a “Lo sai da qui”. Quando l’ho ascoltata la prima volta, mi ha commosso tantissimo. Una canzone in cui Giuliano Sangiorgi parla al padre morto qualche anno prima e racconta la bellezza del mondo e le cose che condividevano insieme e che lui adesso è costretto a fare da solo.
Ascolta

I giocatori di cui non faresti mai a meno nel fantacalcio?


Parto col dire che sono un grande appassionato di fantacalcio. In periodo di quarantena, devo dire che mi manca molto. I miei amici mi prendono in giro perché anche con giocatori non proprio fortissimi, sono riuscito a vincere qualche premio.
Nella mia squadra sicuramente non possono mai mancare:
1. Gigi Buffon: non sono juventino, ma penso sia uno dei portieri più forti al mondo. Oltretutto sono un grande patriottico e lo porto nel cuore dai Mondiali 2006. È una nostra eccellenza italiana!
2. Andrea Petagna: è un attaccante umile, non bravissimo con i piedi – un po’ alla Pippo Inzaghi – ma riesce comunque a metterla sempre dentro e fa arrabbiare i miei avversari.

Hai ancora qualche sfocato ricordo della tua festa di laurea? A proposito, ma quante ne hai organizzate?


La mia festa di laurea ha avuto un iter un po’ particolare.
Ci ho messo sette mesi per dare l’ultimo esame perché ogni volta che ci provavo, venivo bocciato. Quindi, ho continuato a programmare e poi posticipare la festa, finché non ho finalmente superato quell’esame: era il 14 novembre, la mia liberazione!
A dicembre riuscii quindi a laurearmi per mia grande gioia… ma anche dei miei amici che mi supportavano e sopportavano le mie lamentele. In quel periodo, infatti, ogni uscita era buona per festeggiare.
Durante la festa ufficiale, poi, la situazione degenerò e credo di aver completamente rimosso l’ultima parte della festa. Il giorno dopo, infatti, mi alzai un po’ deluso, convinto di non aver fatto neanche qualche foto con gli invitati o la torta. Invece mio fratello mi mostrò il suo cellulare: c’erano tutte le foto con gli invitati.
Come se non bastasse, ho saputo di aver fatto un discorso ad hoc per ognuno di loro! Me ne vergogno un po’, ma lo racconto con un sorriso.

Come sei entrato in contatto con il mondo di viaggiuniversitari.it?


Mi fa molto piacere raccontarlo perché è una bellissima storia.
È successo tutto per puro caso. Un giorno, al primo anno di università, durante una lezione di microeconomia c’era un volantino sul mio banco. Guardai le destinazioni, i prezzi vantaggiosi e, senza aspettare la fine della lezione, chiamai subito. Ricordo che a quel numero rispose Fabio e restammo a parlare per un’ora e mezza. Diventammo subito amici e, convintissimo di prenotare, convinsi anche i miei amici e partimmo alla volta di Pag.
Anche l’anno successivo scegliemmo viaggiuniversitari.it per le vacanze estive, volando a Budva. La bellezza di un viaggio di gruppo, la possibilità di fare nuove amicizie, per me è sicuramente il miglior modo di viaggiare per i ragazzi in quella fascia d’età. Continuai a restare in contatto con Fabio e Roberto e l’anno dopo, incrementando la programmazione su Pag, avrebbero avuto bisogno di altri ragazzi per lo Staff. Ricevetti, così, la telefonata di Fabio che mi chiese di lavorare per loro poichè cercavano qualcuno che conoscesse bene la destinazione.
Pag è diventata la mia seconda casa e il mio posto preferito nel mondo.
Cinque anni fa è nata questa “storia d’amore” con viaggiuniversitari.it e spero possa continuare per quanto più tempo possibile.

Senza decidere sulla base dei drink offerti, quale locale di Pag preferisci?

Direi decisamente il Papaya.
Non ha nulla da invidiare ai locali più belli di Ibiza, ma direi anche del mondo. Enorme, pazzesco, con dj internazionali che vengono da tutto il mondo. Oltretutto, gli stessi proprietari sono persone molto serie. È un piacere lavorare con loro.
Non posso non citare, comunque, il Backstage. Un localino all’aperto sulla spiaggia, un beach bar e non un vero e proprio locale, dove con i nostri ospiti trascorriamo le nostre migliori serate. Si crea un bellissimo clima familiare tra i ragazzi che partono con viaggiuniversitari.it.

Friends

Se dovessi raccontare l’esperienza di un viaggio Tag Lime in una sola parola?


Decisamente “Felicità”. Per chi ama la vita notturna, le discoteche, ascoltare musica, ballare penso non si sia nulla di meglio.
Ballare dalle quattro del pomeriggio durante l’aperitivo, rientrare a casa, uscire a mezzanotte e tornare a ballare fino alle sei del mattino può essere stancante, ma veramente non c’è niente di più bello. Ogni volta che ci penso e rivivo questi ricordi, non posso nascondere un grande sorriso.

Ti abbiamo chiesto di inviarci una foto a cui sei molto legato, che abbiamo inserito come copertina dell’articolo. Perché hai scelto questa?


In quella foto c’è una bandiera. In qualunque meta abbia lavorato, una cosa che mi è sempre piaciuta era alzare quella bandiera e farla vedere a tutti. Rappresentava il nostro logo, un progetto meraviglioso di cui facciamo parte. Per questo per me è motivo d’orgoglio alzare quella bandiera. Questa foto, della Summer 2018, è stata scattata durante l’ultimo aperitivo di quella stagione, dopo sei settimane di lavoro. Il concetto di felicità di cui parlavo prima è facile da ritrovare in questa immagine.

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